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Il riscontro di pubblico e di critica ottenuto nei concerti effettuati nel Lazio ed in Italia ha creato i presupposti per una proiezione internazionale della rassegna “Ascolta la Ciociaria” che ha esteso le sue rappresentazioni fuori dal territorio nazionale italiano. Si è così concretizzata una sessione concertistica autonoma denominata “Italian Music Season”, dedicata esclusivamente ai concerti effettuati all’estero. In quest’ottica si segnalano, nell’ordine di rappresentazione, i due eventi effettuati in Canada, con il Duo Daniele Ingiosi-Giovanni Valle, ed il concerto effettuato a Praga dal pianista Gesualdo Coggi, presso il Conservatorio di Musica “Jana Deyla”. Fondamentale per la realizzazione degli eventi è stato il sodalizio culturale concretizzato con il Ciociaro Club of Windsor (Canada) e con il Conservatorio di Musica “Jaroslav Jezek” di Praga. Il Duo Ingiosi-Valle (fisarmonica bayan-pianoforte), presso la sede del Ciociaro Club of Windsor a Tecumseh, ha proposto brani di Astor Piazzola e Francesco Marino tra cui “Valzer sentimentale” e “Valzer delle rose”, mentre il secondo appuntamento canadese ha avuto come protagonista, in veste di solista. il pianista frusinate Giovanni Valle che ha eseguito composizioni di Franz Liszt e Francesco Marino tra cui, in prima esecuzione mondiale, i brani “Egloga” e “Museo Cividale”. Questo concerto, tenutosi alla St.Anne’s Church di Windsor, ha consentito l’esibizione di una delle compagini orchestrali più importanti del Canada, la prestigiosa Windsor Symphony Orchestra che, diretta da John Morris Russell, in omaggio alla ‘musica italiana’ ha interpretato opere di Rossini, Puccini, Ennio Morricone e Francesco Marino di cui ha eseguito “Misteri” e “Pax Aeterna”, quest’ultimo brano in prima esecuzione mondiale. Spettacolare l’esibizione a Praga del pianista Gesualdo Coggi di recente premiato al 57° Concorso Pianistico Internazionale “F. Busoni” di Bolzano. Presso il Conservatorio di Musica “Jana Deyla” di Praga, Gesualdo Coggi ha presentato un programma di notevole difficoltà tecnica e musicale proponendo tre sonate per pianoforte: la Sonata in Si minore di Franz Liszt, la Sonata n. 3 Op. 58 di Fryderyk Chopin e, in prima esecuzione mondiale, la Sonata n. 1 - denominata “Prague Sonata” - di Francesco Marino, opera commissionata al compositore dal Conservatorio di Musica di Praga. Il festival “Italian Music Season” ha consentito un incontro ideale ed uno straordinario momento di aggregazione tra le comunità italiane presenti all’estero.
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28 dicembre 2010
Dopo un’entusiasmante percorso in Italia e all’estero la rassegna “Ascolta la Ciociaria” giunge a termine con il "Concerto di Capodanno" del 2010 che si è svolto a Frosinone presso la Chiesa del Sacro Cuore. Nell’evento l’Orchestra Sinfonica Regionale di Khmelnitsky, diretta da Ezio Monti, ha interpretato la celebre Sinfonia n. 6 in Fa maggiore Op. 68 “Pastorale” ed Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra Op. 58 di Ludwig van Beethoven, con il pianista Gesualdo Coggi. Il programma, inoltre, ha proposto l’esecuzione di “Rugiada” di Ezio Monti ed il Poema Sinfonico “Sorgente” scritto dal compositore Francesco Marino su ispirazione del concetto di ‘natura’ ed in modo particolare dell’acqua come ‘fonte di vita’.
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In virtù del successo ottenuto negli anni precedenti, nella stagione concertistica settembre-dicembre 2010 la rassegna “Ascolta la Ciociaria” ha ottimizzato le collaborazioni artistiche con la Banda Musicale dell’Esercito Italiano, l’Accademia Pianistica Internazionale “Lago di Monate” di Varese, l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, il Politeatro di Milano, estendendo il suo percorso itinerante anche all’estero dove sono stati effettuati diversi concerti che hanno concretizzato una sessione concertistica autonoma denominata “Italian Music Season”, dedicata esclusivamente ai concerti effettuati all’estero. In quest’ottica si segnalano gli appuntamenti culturali con il pianista Gesualdo Coggi presso il Conservatorio di Musica “Jana Deyla” di Praga ed i due eventi in Canada, con il Duo Ingiosi-Valle, presso il Ciociaro Club of Windsor e la Chiesa di S. Anna di Tecumseh. Ricco programma proposto come la Grande Symphonie funèbre et triomphale di Berlioz eseguita dalla Banda dell’Esercito Italiano, diretta da Fulvio Creux, il Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra Op. 58 e la Sinfonia n. 6 Op. 68 “Pastorale” di Beethoven con l’Orchestra Sinfonica Regionale di Khmelnitsky, diretta da Ezio Monti. Significativo, soprattutto per l’aspetto della solidarietà, è stato il concerto effettuato presso il Conservatorio di Musica “Alfredo Casella” de L’Aquila che ha consentito la concessione di una borsa di studio a favore di un allievo dell’istituto abruzzese.
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L’Opera discografica “Riflessi” è stata distribuita in Italia in allegato alla rivista "Suonare news". Patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il CD “Riflessi” comprende brani sinfonici, da camera e per pianoforte solo, eseguiti da interpreti di prestigio internazionale.
La recensione dei brani è stata curata dal critico musicale Luigi Fait.L'editore della rivista “Suonare news” Filippo Michelangeli presenta il CD “Riflessi” (n. 161, maggio 2010)
Che cosa significa scrivere musica classica alle soglie del terzo millennio? Una risposta arriva dall’album Riflessi di Francesco Marino, 39enne musicista napoletano con alle spalle rigorosi studi di composizione e pianoforte presso il Conservatorio di Frosinone. Quattordici brani scritti per diversi organici strumentali, dal pianoforte solo all’orchestra sinfonica, in un linguaggio neoromantico che abbandona convintamente la dissoluzione tonale in cui la musica occidentale è precipitata nella seconda metà del secolo scorso. Marino cerca di raggiungere il lato emotivo dell’ascoltatore, guidato da un’ispirazione fresca e sincera e da una scrittura musicale che asseconda le caratteristiche idiomatiche dei diversi strumenti e della voce. Suonare news, un mensile da sempre a fianco dei musicisti, ha accolto volentieri una proposta artistica che oggi appare persino coraggiosa, in uno scenario musicale dominato da compositori che guardano con inspiegabile indifferenza - a volte addirittura con fastidio - il riscontro e l’approvazione del pubblico e degli stessi musicisti. Non è la prima volta che Suonare news propone l’opera di compositori contemporanei. Era già accaduto in occasione del n. 100 (novembre 2004) con la spettacolare parafrasi jazzistica di Sandro Cerino de Le quattro stagioni di Vivaldi e nel n. 122 (novembre 2006) con un cd monografico dedicato all’arte sopraffina del musicista trevigiano, ma torinese d’adozione, Sandro Fuga (1906-1994). I compositori contemporanei devono cercare la vostra attenzione. Ma lasciate una finestra sempre aperta alla loro musica.
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Frosinone, Palazzo del Governo - 27 giugno 2008
Il connubio tra cultura ed ‘eventi istituzionali’ è stato uno degli obiettivi principali dell’attività artistica del compositore e direttore Francesco Marino. All’appuntamento di grande valenza culturale del pianista Roberto Plano, che nel 2007 rappresentò il primo evento musicale mai effettuato presso il Salone di Rappresentanza della Prefettura di Frosinone, si aggiunge la prima storica esibizione della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri presso il citato Ufficio Territoriale del Governo, in occasione del 60° anniversario della Costituzione Italiana. Il concerto che ha compreso brani di Bellini, Mascagni, Bizet, Marinuzzi, Puccini, si è concluso con le splendide note de “La Fedelissima”, marcia d’ordinanza dell’Arma dei Carabinieri, e l’esecuzione dell’Inno Nazionale Italiano, su testo di Goffredo Mameli e musica di Michele Novaro.
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Entusiasmante la serie di concerti per la stagione concertistica settembre-novembre 2009 della rassegna “Ascolta la Ciociaria” che, dal frusinate, ha abbracciato anche altre località laziali e italiane, come gli eventi nella Capitale e a Milano, presso l’Università di Roma “Tor Vergata” e la celebre Palazzina Liberty. L’esibizione della Filarmonica di Stato di Bacau, dell’Ensemble Contemporaneo Diapason dell’Experience Composit Ensemble, del Jazz Classic Tunes for Trio, ha consentito l’esecuzione di opere del grande repertorio come il Concerto n. 1 per pianoforte e orchestra Op. 23 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra Op. 22 di Camille Saint-Saëns, la Sinfonia n. 4 in Mi minore Op. 98 di Johannes Brahms, con i solisti Ivan Donchev e Rita Della Ragione. Rilevante è stata la collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma “Tor Vergata” che ha inserito nel proprio piano di studi il concerto del pianista Alessandro Tardino. Al ricordo di Tommaso Landolfi effettuato nel 2008, in occasione del centenario dalla nascita, quest’anno non poteva mancare l’omaggio al poeta Giuseppe Bonaviri, recentemente scomparso, al quale è stata dedicata l’opera Percorsi composta dal Direttore artistico Francesco Marino. L’allestimento presso la Palazzina Liberty di Milano della Sonata per due pianoforti e percussione di Béla Bartòk, della prima esecuzione europea di Red Arc / Blue Veil del compositore canadese John Luther Adams e di Marimba Phase di Steve Reich, è una chiara testimonianza della valenza artistica dell’Ensemble Contemporaneo Diapason con i pianisti Giovanni Valle, Gesualdo Coggi, ed i percussionisti Flavio Tanzi e Gianluca Ruggeri.
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Fiuggi, Teatro delle Fonti - 9 settembre 2006
L’evento, inquadrato nell’ambito dalla prima edizione della rassegna “Ascolta la Ciociaria”, evidenzia la sensibilità nei confronti degli avvenimenti di rilevanza nazionale come aver accolto, il 9 settembre 2006 a Fiuggi, i familiari delle vittime della tragedia di Nassiriya, giunti da tutt’Italia. Significativa è stata la prima esecuzione nazionale dello Schizzo sinfonico Oizìruam: Caduti di Nassirya, brano ispirato alla tragedia verificatasi in Iraq il 12 novembre 2003, quando perirono in un vile attentato 12 Carabinieri, 5 Militari dell'Esercito e 2 civili. La composizione Oizìruam: Caduti di Nassirya, scritta e dedicata dal compositore Francesco Marino ai nostri ‘caduti’, è stata premiato al “Concorso Internazionale di Composizione di Sanremo” nell’anno 2005. Commovente la parte centrale dello Schizzo sinfonico Oizìruam, con la voce recitante elenca i nomi di tutti i 19 Martiri di Nassirya: Arma dei Carabinieri/ Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Andrea Filippa, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Horacio Majorana, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi, Alfonso Trincone Esercito Italiano/ Alessandro Carrisi, Emanuele Ferraro, Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Pietro Petrucci Civili/ Marco Beci, Stefano Rolla.
Recensione di Oiziruam: Caduti di Nassiriya del critico musicale Luigi Fait
È questo il pianto sulle tombe dei 19 italiani caduti nel vile attacco del 12 novembre 2003 in Iraq. Sono lacrime che sgorgano abbondanti dalle 62 battute composte da Francesco Marino nel 2005. Ascoltate adesso, si riversano nei nostri occhi: nuovo, inevitabile, forte e psicologico principio dei vasi comunicanti. Non si tratta certo di piagnisteo, di urla rabbiose, di segnale vendicativo. Le due didascalie del brano sono esplicite: Con devozione all’inizio e Largo struggente verso la conclusione. Alla resa di così dolorosa e vorrei dire mistica pagina provvedono 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti e l’intera famiglia degli archi, a cui s’aggiunge, sorretta appena da un sussurrato “mi” sotto il rigo dei contrabbassi, la voce del recitante, che, a mo’ di appello, elenca ad uno ad uno i nostri martiri. Sin dall’esordio tematico del fagotto, mi sovvengono le parole di Schönberg sul letto di morte, di quello stesso padreterno che aveva insegnato a sconvolgere le secolari leggi dell’armonia con tanto di sofisticatissima architettura dodecafonica. Sappiamo che prima di spirare, a Los Angeles il 13 luglio 1951, Arnold Schönberg (pentito?) aveva confidato: “Cari amici, c’è ancora molta musica da scrivere in do maggiore”. Con ciò egli intendeva sicuramente dire: “in qualsivoglia tonalità e modalità della tradizione occidentale”. Dopo più di mezzo secolo e dopo gli estenuanti esperimenti d’avanguardia di troppi arditi colleghi, arriva anche Francesco Marino a scegliere per i nostri eroi un pacato “mi minore”. Geniale intuizione, a cui va il nostro grazie sincero, dato che in tal modo la sua partitura non necessita di elucubrate analisi, di dubbiosi esecutori, di sofferenti ascoltatori. Neppure di critici in affanno.
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Otto eventi in provincia di Frosinone e Viterbo da giugno-novembre 2008, attraverso l’esibizione di notevoli compagini strumentali come la Banda dell’Arma dei Carabinieri, l’Ensemble Contemporaneo e Coro Diapason, l’Orchestra d’archi Musici Lirienses, il Reunion Jazz Quartet (Filibero Palermini, sassofono - Francesco Carlesi, pianoforte - Gianluca Renzi, contrabbasso - Azeglio Izzizzari, batteria), il Quartetto d’archi “Refice” (Stefania Cimino, violino I - Nataliya Nykolayishyn, violino II - Lucia Cremonesi, viola - Donato Cedrone, violoncello), nonchè solisti di prestigio internazionale come il Duo Luca Pincini - Gilda Buttà (violoncello e pianoforte), rappresentano le peculiarità della terza edizione (2008) della rassegna musicale “Ascolta la Ciociaria”. Tra i momenti più significativi è da annoverare il concerto d’apertura, con la Banda dell’Arma dei Carabinieri, in occasione del 160° della Costituzione Italiana, la tappa culturale a Caprarola, presso il Palazzo Farnese, con l’Orchestra “Musici Lirienses” e l’atteso concerto del 2 novembre presso la Sala della Ragione di Anagni con l’esecuzione, da parte dell’Ensemble Contemporaneo e Coro Diapason, del celebre Madrigale Drammatico Coro di morti di Goffredo Petrassi. Questa composizione, musicata sul testo del Canto delle Mummie di Giacomo Leopardi, è stata eseguita dopo una pausa esecutiva di circa trent’anni nel frusinate e diversi anni in Italia.
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Sanremo, Teatro dell'Opera del Casinò - 4 dicembre 2006
Il Poema Sinfonico "Partenope" scritto dal compositore Francesco Marino è stato premiato a Sanremo. Il brano è stato recensito dal musicologo Luigi Fait:
"Attraverso questo breve lavoro sinfonico l’Autore si piega nuovamente alla nostalgia e alla tenerezza coniugate con il linguaggio tonale dei nostri padri. Non a caso, l’unica didascalia sulla prima e sulla terza parte della composizione è Espressivo con affetto: ambedue intitolate Genesi e separate, ma senza soluzione di continuità, da 58 battute per soli archi chiamate La Rinascita. Se molte appaiono le modulazioni armoniche, la gran parte dell’opera gravita però intorno al re minore, che sfocia infine in un rasserenante fa maggiore. Il lato nostalgico, tra accenti e sospiri di estrema tristezza, par già di coglierlo nel titolo Partenope ossia in una sorta di film che ci rimanda all’antica e bellissima sirena residente sulle coste del Golfo di Napoli. Sì, Francesco Marino rende qui omaggio alla sua città natale e nella sua mente s’affacciano, forse inconsciamente, tre inquietanti leggende: Partenope che fugge con un uomo greco verso isole sconosciute; o schiantata dallo spasimo per essere stata rifiutata da Ulisse; o che muore a Castel dell’Ovo. All’ispirato incipit del corno inglese si susseguono le angoscianti botta e risposta tra i vari strumenti. Di frase in frase, siamo colpiti da vibrazioni che ci regalano pensiero, poesia, socialità. E non abbiamo l’urgenza che qualcuno ci indichi dalla cattedra il percorso di Marino. Lo sentiamo e lo apprezziamo da soli, anche perché egli si distacca dai mastodontici organici dei pur osannati Berlioz, Wagner, Richard Strauss, Bruckner o Mahler, i quali, per dire “ti amo” (mi si perdoni l’insolenza), non potevano fare a meno di grancasse, di tromboni, di un esercito di violini, di viole, di violoncelli, di contrabbassi, addirittura di campanacci delle vacche se non di colpi di martello e di cannone. A Francesco Marino basta un flauto.
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La preminenza presso i greci dei miti riguardanti la poesia e la musica, da quello di Apollo a quello di Dioniso, testimonia la funzione primaria che l’Arte musicale e quella poetica, entrambe annoverate tra le arti liberali, assolvevano nella società in una totale ed intima fusione. Apollo, figlio prediletto di Zeus, impersonificava il Dio della luce, della bellezza, della verità, della musica e della poesia mentre Dioniso, Dio del vino, della danza e del teatro, rivaleggiava con Marsia suonatore di aulos (strumento a fiato) adoperato per accompagnare il canto del Ditirambo (particolare forma poetica legata al culto dionisiaco). La sfida musicale tra Marsia e Dioniso, simboleggia l’antagonismo tra la componente apollinea della musica greca che è sinonimo di ordine e bellezza, e quella dionisiaca che rappresenta ebrezza, mito ed estasi. La manifestazione culturale “Apollo e Dioniso” partendo da questi presupposti storici mira a focalizzare l’unione tra l’Arte musicale e quella poetica attraverso la lettura e l’esecuzione di brani di autori musicisti e poeti dell’area laziale, seguiti dell’esecuzione di un ciclo di Lieder per voce e pianoforte Op. 39 di Robert Schumann (1810-1856) su testi di Joseph Karl Benedikt von Eichendorff (1788-1857).
La manifestazione si è svolta il 31 marzo 2007, presso la Villa Comunale di Frosinone, con la partecipazione del pianista Pasquale Lucia, del tenore Federico Spina e Patrizia Minatta come voce recitante.