Atina - il pianista Marco Grilli mentre esegue, in prima esecuzione assoluta, "CONTRaddizioni" del M° Francesco Marino
Atina, Palazzo Ducale - 22 ottobre 2011
Nella foto Marco Grilli mentre esegue, in prima esecuzione assoluta, la composizione CONTRaddizioni scritta da Francesco Marino.
Il brano è stato recensito dal musicologo Cesare Marinacci:
“Fin nel titolo è adombrato lo spunto creativo e con esso la struttura del brano; la stessa articolazione in sezioni mostra una simbolica antinomia: già il primo brano, ‘CONTR’, presenta una ulteriore suddivisione, di antica derivazione barocca, in Preludio e Fuga. Tale accoppiamento è concepito proprio per mettere a confronto una forma libera ed improvvisativa come il Preludio alla più coesa, severa e strutturata delle concretizzazioni, la Fuga. Dimostrando come spesso partendo dallo stesso materiale comune si potessero, attraverso una superiore perizia compositiva, generare due intenzioni assolutamente differenti eppur omogenee ad un superiore pensiero creativo, compositori di tutte le epoche, dal Rinascimento a J.S. Bach fino al novecentesco D. Šostakovič, hanno fornito interpretazioni esemplari di tale modello. Un ulteriore tassello a questo imponente repertorio è aggiunto dal nuovo ‘originale’ di Francesco Marino. ‘CONTR’ e ‘addizioni’ hanno una propria autonomia, concepita però all’insegna di una sottesa unità strutturale; altro elemento ’coerente’ con il titolo è la scelta dell’idioma armonico: un linguaggio decisamente atonale e contemporaneo che contraddice ancora una volta le forme scelte, invece di antichissima tradizione e che tuttavia, ulteriore acrobazia, rinuncia alle asprezze del serialismo integrale di bouleziana memoria per considerare ancora fondamentali la componente espressiva, così come l’intervento dell’interprete e la dedica al pubblico. ‘CONTR’ è dunque formato da due sezioni: Preludio e Fuga. Il Preludio, come accennato, anticipa frammenti del tema (soggetto) che sarà proposto in variate elaborazioni nella successiva Fuga, anche mediante l’utilizzo di tecniche mensurali, risalenti fino all’umanesimo musicale come l’aumentazione e la diminuzione. Senza soluzione di continuità, e su un ‘pedale’ grave che funge da trait d’union, si giunge nella successiva ‘addizioni’; ancora un’espressione del titolo: alla tradizionale completezza del binomio Preludio e Fuga Marino aggiunge un nuovo spunto riflessivo, una ‘addizione’ dove non dovrebbe esserci. Inoltre in questa nuova talea fiorisce un discorso musicale che travisa gli spunti iniziali e li rielabora, giungendo a distillare una nuova linfa creatrice sintetizzabile in netta, apparente, ‘contraddizione’ con la sezione d’apertura; al contempo alcune cellule motiviche iniziali vengono riproposte in ‘addizioni’ ritmiche, ossia diminuzioni dei valori musicali, anche in questo caso in antinomia con le aumentazioni riscontrate nella Fuga di ‘CONTR’. Caratterizzata da una inaspettata vitalità ritmica, in ‘addizioni’ appare, unitamente agli artifizi indicati, anche il tema di quattro note Si bemolle-La-Do-Si bequadro proposto in tutti i dodici semitoni della scala cromatica e corrispondente, nella notazione alfabetica, a “B.A.C.H.” Da cosa nasce cosa, dal particolare il generale, dunque dalla contraddizione può sorgere anche la più ferrea coerenza; tale è l’originale interpretazione che Francesco Marino fornisce di questo poetico ossimoro”.